Bonus pubblicità 2018: come richiederlo e a chi è destinato
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Bonus pubblicità 2018: ora è ufficiale, ecco tutte le informazioni

documenti firmare fisco

Il bonus pubblicità 2018 è stato ufficializzato con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 24 luglio 2018. Ecco tutte le informazioni.

Con i decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il bonus pubblicità 2018 è ufficialmente pronto. Il credito di imposta sugli investimenti pubblicitari potrà essere richiesto sugli investimenti fatti nel 2018 e anche in una parte del 2017.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Buona notizia per le imprese che hanno effettuato investimenti pubblicitari negli ultimi due anni. Con questo decreto, chiamato Bonus Pubblicità infatti buona parte degli investimenti potranno essere recuperati attraverso il credito d’imposta.

Bonus Pubblicità 2018, come funziona

Prima di tutto, i dettagli tecnici: il Bonus Pubblicità 2018 è attivo grazie al decreto attuativo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 luglio 2018. L’atto vero e proprio si chiama DCPM n. 90 del 16 maggio 2018.

bonus pubblicita 2018 gazzetta
Il Decreto attuativo del Bonus Pubblicità in Gazzetta Ufficiale

Il credito di imposta può essere richiesto da tutte le aziende che abbiano investito in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali. Per poter richiedere il credito di imposta sulla pubblicità l’investimento deve essere aumentato almeno dell’1% rispetto all’anno precedente.

A quanto ammonta il credito di imposta del Bonus Pubblicità 2018?

Il bonus pubblicità è pari al 75% dell’investimento pubblicitario per tutte le aziende, e aumenta al 90% per le micro, piccole e medie imprese. Attenzione però: si tratta di un bonus incrementale. Questo significa che si potrà fare domanda all’Agenzia delle entrate per vedersi riconosciuto il credito esclusivamente se l’investimento pubblicitario è aumentato, e solo sulla differenza rispetto all’anno precedente.

I lavoratori autonomi possono richiedere il bonus pubblicità 2018?

Si, se soddisfano gli altri requisiti: il testo ufficiale è molto chiaro in merito: I beneficiari infatti sono “Le imprese o lavoratori autonomi, indipendentemente dalla natura
giuridica assunta, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato, nonche’ gli enti non commerciali
“.

Bonus Pubblicità 2018, dove devono essere fatte le pubblicità?

Per poter essere ammissibili al bonus pubblicità, le campagne pubblicitarie devono essere fatte su giornali quotidiani e periodici, anche digitali, oppure su emittenti televisive e radiofoniche locali. In entrambi i casi però è indispensabile che gli operatori siano ufficialmente riconosciuti. Le emittenti radiotelevisive devono essere iscritte al Registro degli operatori di comunicazione, mentre i giornali devono essere Testate registrate presso il Tribunale.

Come si presenta la domanda per il Bonus Pubblicità 2018?

Teniamo presente che la domanda per il Bonus Pubblicità 2018 potrà essere effettuata a partire dal 22 settembre 2018, fino al 22 ottobre 2018. Il decreto attuativo infatti prevede che le domande vengano inviate entro 90 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Per gli anni successivi invece le domande dovranno essere effettuate fra il 1° e il 31 marzo di ogni anno.

La domanda dovrà essere effettuata attraverso una sezione dedicata del sito dell’Agenzia delle Entrate (al momento non attiva) e dovrà includere le informazioni fondamentali:

  • Dati del richiedente;
  • Spesa complessiva degli investimenti pubblicitari (con diversi dettagli a seconda di dove è stato effettuato l’investimento);
  • Costo totale degli investimenti degli anni precedenti sugli stessi mezzi ci comunicazione
  • Indicazione della quota incrementale, per ciascuno dei media, indicata sia in percentuale sia in valore;
  • Importo del credito di imposta richiesto per ogni media

Il bonus così ottenuto potrà essere usato solo in compensazione, dovrà cioè essere “scalato” dalle imposte dovute, tramite i modelli F24 forniti da Agenzia delle Entrate.

L’importo realmente fruibile da ogni azienda o professionista che ha effettuato la richiesta verrà definito dal Dipartimento dell’informazione e dell’Editoria, entro trenta giorni dalla chiusura del termine per le richieste.

Fonte foto copertina: pexels.com/photo/photo-of-a-woman-sitting-on-stairs-799957/

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 7 Ottobre 2021 9:48

Furto di identità e Phishing, Google ha una soluzione a prova di bomba. E costa 20 euro

nl pixel